domenica 4 agosto 2013

Obesità microbiota intestinale e cancro. Uno studio sui topi evidenzia il ruolo dei microorganismi.



Rispondendo alle domande di Linda Poon, David Grimm racconta i risultati di Eiji Hara e colleghi del Cancer Institute presso la Japanese Foundation for Cancer Research di Tokio.
L: Qual è il legame tra cancro e microbiota intestinale?

D: Già è noto il legame tra i batteri che vivono nel nostro intestino e malattie infiammatorie intestinali, allergie e malattie cardiache. Quindi non è sorprendente che un legame tra microbiota e cancro esista. La questione centrale di questo studio è dare una spiegazione alla maggiore probabilità che hanno gli individui più obesi di ammalarsi di certi tipi di cancro. 

L: Come hanno fatto i ricercatori a studiare questa associazione?

D: I ricercatori hanno messo a confronto topi snelli nutriti con una dieta normale con topi obesi cui era stata somministrata una dieta fortemente ipercalorica. Con lo scopo di indurre l’insorgenza del cancro, i topi di entrambi i gruppi erano stati esposti a una sostanza carcinogenica immediatamente dopo la nascita. Alla fine dello studio si è trovato che, in modo simile a quello che si osserva negli esseri umani, solo il 5% dei topi magri si era ammalato di cancro nel corso della vita, mentre tutti i topi obesi si erano ammalati. Differenze tra i due gruppi di topi sono state evidenziate nella composizione del microbiota intestinale. Nei topi obesi erano più alti i livelli di acido diossicolico (DCA), un composto prodotto da certi batteri che degradano gli acidi biliari sintetizzati dal fegato. Negli esseri umani DCA è noto per gli effetti cancerogeni dovuti alla sua capacità di alterare il DNA. Perciò è molto interessante che siano stati trovati alti livelli di questo composto nei topi obesi.

 L: E dunque qual è il ruolo della dieta nello sviluppo del cancro?

D: Una delle domande di partenza dello studio era proprio: “la causa è la dieta?” Per affrontare questo punto sono stati utilizzati topi geneticamente ingegnerizzati per diventare obesi a prescindere dal tipo di dieta. Anche in questi topi l’incidenza di cancro era maggiore e anch’essi presentavano livelli più alti di DCA. Questo suggerisce che siano proprio i batteri intestinali a giocare un ruolo nell’insorgenza del cancro piuttosto che solo l’alimentazione.

L: Che cosa significa questo risultato per il futuro della prevenzione del cancro negli esseri umani?

D: Ci suggerisce che per prevenire certe forme di cancro ci si può concentrare sul microbiota intestinale. Infatti in questo studio, nei topi trattati con un antibiotico l’incidenza del cancro diminuiva, e anche la riduzione dei livelli di DCA abbassava il rischio di cancro.